GRAECA CAPTA

16.90

Laerte Tagliabue è un personaggio picaresco, simbolo di un paese che, dal dopoguerra in poi, ha disgregato fino all’estinzione i propri valori. Insegnante frustrato, è sempre più convinto che la scuola sia diventata un sistema poco credibile ed è costretto a inventarsele tutte per sbarcare il lunario, iniziando così a dare la caccia a nuove ma altrettanto irraggiungibili chimere.

È così che quella località imprecisata, a nord della Lombardia, dove si svolge gran parte della vicenda, si trasforma in un non-luogo in cui Laerte può reinventare se stesso. Abbiamo il Laerte contrabbandiere, il Laerte rapinatore, il Laerte marito devoto di Graeca (da cui, parafrasando Orazio, il titolo) e il Laerte magnaccia della propria moglie.

Le avventure di Tagliabue, unito al pastiche linguistico, partono da questi episodi e da qui si dipana la trama del romanzo. Fantuzzi infatti utilizza a pretesto un intrigo semipoliziesco per costruire un registro che spazia su più livelli: echi dialettali, misti a lingua colta, fino alla frantumazione della stessa.
Una storia corrosiva capace di evidenziare e ritagliare le ipocrisie, le ossessioni e la tracotanza di una società in declino, la quale pone sullo stesso piano generazioni e classi diverse, al fine di portare in scena personaggi e avventure come manifestazioni del disagio affettivo, sociale e politico contemporaneo.

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Informazioni aggiuntive

Autore

Marco Fantuzzi

Pagine

228

ISBN

9788864022581