IO, HANS, FIGLIO DI NAZISTI

14.00

Io, Hans, figlio di nazisti si iscrive nel drittofilo dei titoli precedenti. Ha approfondito la questione dell’ origine e dei segreti dell’ infanzia e di quelle famiglie che così sovente portano in seno una colpa mostruosa, come una cicatrice indelebile. Da dove veniamo? Da quale mistero inconfessato? Da quale amore? Da quale colpo di fulmine ineffabile? Che cos’è un percorso di vita popolato di imprevisti e di false contraddizioni? Sono tutti questi gli interrogativi febbricitanti a cui al- bert Russo tenta di rispondere dandoci da leggere questo “diario” che si apre con un capitolo intitolato Fabio, la mia ossessione.
niente, come al solito, in Russo è lineare. Ma dalla prima riga fino all’ ultima la storia è da batticuore, non annoia mai, e dietro alla diversità delle culture e alle violenze umane, non solamente fisiche, c’è il mistero primordiale dell’ Uomo che si rivela attraverso i desideri contradditori dei corpi e l’apparente assurdità della vita stessa.
Jean-Luc Maxence

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Informazioni aggiuntive

Autore

Albert Russo

Traduttore

Gabriella Baldanzi

Pagine

160

ISBN

9788864021812

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