SOTTOSUOLO ETICO DI COMPASSIONE

14.00

“La compassione intesa come un uscire da se stessi, dal proprio egoismo, dalla propria “torre d’avorio”; ma anche come modo (seppure imperfetto) di consolare il dolore altrui; e come (invocazione di) giustizia, più che carità. Il Peccato Originale come mito. Il concetto di “colpa” come strumento per capire meglio la sofferenza, il mistero, l’irrazionale, il male. Guai a ridurre la sofferenza alla colpa, semmai il contrario, essendo la sofferenza un eccesso di male presente nel mondo dalla Creazione in poi.
Dio creando ha perso in qualche modo (ma per scelta) la sua onnipotenza perché ha creato qualcosa che si trova di fronte a sé (i “dii”), da qui è cominciato tutto il cammino che lo ha portato alla morte in croce (“svuotamento” kenotico del Figlio, sì, ma anche del Padre). Il problema, in fondo, è in Dio stesso, il male l’ha creato lui, noi siamo coinvolti in quanto creature. Tutti i sensi di colpa morali che ci creano sono stati fatti per rendere un po’ meno indigesto questo mistero.
Le sofferenze non servono, imbruttiscono, sono tremende, ci sono e non siamo noi che possiamo consolarle, la consolazione viene soltanto da Dio. Possiamo parlare di Dio solo rispetto a noi, cioè in quanto ci salva e in quanto non ci salva.”

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Informazioni aggiuntive

Autore

Armando Corino

Pagine

64

ISBN

9788864021362